Rimini. Prende forma la rotatoria fra Ss 16 e la Consolare di San Marino

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Prende gradualmente forma, secondo la configurazione definitiva, la rotatoria fra la Statale 16 e la Consolare di San Marino, con accessi a due corsie per ogni senso di marcia. Conclusi i lavori sugli accessi lato Ravenna

Dopo i primi lavori, iniziati lo scorso 3 settembre, eseguiti per la realizzazione delle aiuole spartitraffico situate sul lato nord, la nuova rotatoria in costruzione (SS16/SS72) comincia, un ramo alla volta, a prendere la sua configurazione definitiva, con ingressi e uscite a doppia corsia per ogni senso di marcia.

Spiegano dal Comune: “Si sono conclusi infatti in queste ore i lavori che si erano concentrati sull’uscita della rotatoria in direzione Ravenna, che è stata riasfaltata ed è già aperta al traffico in configurazione definitiva, con due corsie per ogni senso di marcia. Un adeguamento che aveva causato solo il restringimento della carreggiata a una corsia, senza mai chiudere il traffico veicolare”.

“Nel tardo pomeriggio, o al più tardi domani mattina per via delle condizioni meteo, a conclusione dei lavori di riasfaltatura, aprirà a due corsie di marcia anche il ramo di ingresso alla rotatoria per gli automobilisti provenienti da Ravenna – proseguono -. Anche in questo caso, la limitazione aveva causato solo un restringimento, senza mai una chiusura totale della circolazione”.

Da lunedì mattina i lavori si sposteranno nello spartitraffico situato nel ramo che va in direzione monte. Già dalle prime ore del 16 settembre infatti verrà chiuso il ramo di accesso alla Consolare di San Marino SS72 per i veicoli provenienti da Ravenna. Tuttavia, anche in questa circostanza, la direzione non sarà mai completamente inibita al traffico, poiché sarà sempre possibile proseguire verso monte, percorrendo la rotatoria e prendendo l’uscita riservata alla prosecuzione verso San Marino.

Come noto, gli adeguamenti dei rami della rotatoria della Statale 16 erano stati decisi in seguito all’accordo dei tavoli tecnici fra Comune, Anas e ASPI, che avevano definito l’iter di variazione progettuale delle immissioni in rotatoria, finalizzati a rendere permanenti gli ingressi a due corsie, non previsti nella configurazione iniziale.

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