Polemiche politiche. Partono subito le bordate di Fratelli d’Italia contro la Regione

Sta piovendo. Ci sono fiumi esondati e zone allagate. Ci sono persone che stanno soffrendo perché di nuovo si vedono la casa allagata. C’è paura. C’è gente che sta lavorando da ore e ore per portare soccorso. E naturalmente mentre ancora accade tutto questo, arrivano subito le immancabili polemiche politiche, che in questo contesto suonano non solo stonate, ma del tutto fuori luogo. Anche per la loro palese strumentalità, poiché è chiaro il tentativo di trovare subito, qui e ora, un colpevole. Magari per scaricare ogni colpa sempre sugli avversari. Si potrebbe perfino parlare di sciacallaggio in mezzo al guado. Noi preferiamo parlare di parole totalmente inappropriate né degne della migliore politica.

Le riportiamo solo per dovere di cronaca e per testimoniare che in una fase così drammatica, qualcuno ha detto queste cose.

Così l’on. Alice Buonguerrieri, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia: “È assurdo e inaccettabile assistere oggi, ad appena 16 mesi di distanza dall’alluvione di maggio 2023, a scene come quelle delle ultime ore con allagamenti, rotture ed esondazioni in tutta la Romagna. Il Governo, all’indomani dell’alluvione, ha stanziato 130 milioni di euro per interventi urgenti di difesa idraulica e la Regione ne ha spesi solo 49, ha poi stanziato 102 milioni per la messa in sicurezza della rete idrica di cui, in 16 mesi, la Regione non ha speso neanche un euro. A Michele de Pascale, Sindaco di Ravenna e Presidente della Provincia, il Governo ha riconosciuto 40 milioni di euro per la messa in sicurezza stradale e non ha speso un centesimo. Oggi questa manifesta incapacità di gestione del territorio ricade di nuovo drammaticamente sulla pelle dei cittadini, costretti a rivivere la stessa angoscia e abbandonare ancora una volta le loro case perché la Regione che doveva mettere in sicurezza il territorio con i soldi stanziati dal Governo non lo ha fatto. La stessa Regione che non ha ancora neppure inviato al Governo la documentazione richiesta sullo stato del reticolo idrografico prima della alluvione. Presenteremo in Procura e in Corte dei Conti esposti perché vengano accertate le responsabilità per quanto sta avvenendo. Ci attendiamo che la Magistratura riservi massima attenzione a questa grave situazione.”

Così Marta Evangelisti, consigliera regionale di Fratelli d’Italia: “Siamo increduli per quanto si è verificato in queste ore in Romagna e nei medesimi territori delle province emiliane già colpite dalla alluvione del maggio 2023 ma soprattutto siamo dispiaciuti e preoccupati per le persone e le imprese che ancora una volta devono rivivere quell’incubo, quei disagi e subirne le conseguenze. Quello che come Fratelli d’Italia andremo prontamente a fare sarà chiedere una verifica dei 129 milioni di euro che il Governo ha dato alla Regione affinché fossero messi in sicurezza i fiumi e le aree attigue per capire come e quanti ne sono stati spesi, visto che ad oggi l’impiego pare essere stato di appena 49 milioni.  La sola Ravenna con la sua provincia, ha ricevuto 40 milioni di euro e non ha speso un solo centesimo di quanto assegnato per la sicurezza viaria. Fratelli d’Italia depositerà un esposto penale per la verifica delle responsabilità ed altresì esposti presso la Corte dei Conti per comprendere se ve ne siano a livello amministrativo. Abbiamo inoltre già depositato un’ulteriore interrogazione per comprendere come siano stati impiegati i fondi di derivazione europea destinati al dissesto idrogeologico. Da mesi chiediamo una mappatura della rete idrica e ogni nostra richiesta cade nel vuoto. Non è possibile che una Regione che si vanta di essere esempio ed eccellenza sia ridotta come la provincia più sperduta del Vietnam dove i monsoni spazzano persone e villaggi.”