Piscina Comunale Ravenna. Ancisi ( LpRa): un tuffo nel pantano

Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, ha presentato un question time al Sindaco in merito alla Piscina Comunale di Ravenna.

Ancisi spiega che i primi giorni del 2021 un cittadino ravennate, professionista di alto livello, ha scritto a Lista per Ravenna: “La presente solo per esternare il mio stupore e la mia delusione nel dovere purtroppo rassegnarmi al silenzio assordante riguardo alla situazione del nostro impianto natatorio. Sono ormai quattro giorni che, dopo la pausa natalizia, la piscina comunale non è fruibile per problemi all’impianto di riscaldamento, risalente a chissà quando. Solo oggi le squadre agonistiche e i normali utenti potranno tornare in acqua per svolgere la loro attività, con temperature assolutamente proibitive visto il malfunzionamento dell’impianto suddetto. Se non mi sbaglio, sono mesi che l’assessore promette la messa a norma di soffioni (per asciugarsi i capelli) e di tutto ciò che un normale impianto per attività sportiva necessiti. Sono mesi che chiunque ne fruisce è obbligato, nella stagione invernale, ad uscire con capelli bagnati ecc. Tutto ciò nel momento in cui sottoporre atleti e cittadini a sindromi influenzali non sembra essere proprio la cosa migliore.Tutto quello che ruota intorno alla piscina comunale di Ravenna è assolutamente inaccettabile. La cittadinanza ha sentito parlare di nuovo progetto, ristrutturazione, doppia piscina, ecc. A che punto siamo adesso? Il silenzio è assordante. Tutte le varie categorie di persone che fruiscono dell’impianto dovrebbero far sentire la loro voce e la propria indignazione. Il titolo giusto di un articolo a riguardo potrebbe essere: Un tuffo nel pantano”.

Ancisi ha girato al cittadino esasperato la sintesi di un dossier che dimostra come “Lista per Ravenna si sia battuta al massimo da almeno 15 anni e fino ad oggi per denunciare, finanche alla magistratura, la scandalosa gestione politico/amministrativa della piscina, i cui costi esorbitanti sono pagati dai cittadini contribuenti per il 98%. Aggiungo che lo abbiamo  fatto solitariamente fino a metà 2018, a fronte di complicità, collusioni o quanto meno compiacenze di ogni genere, pubbliche e private. A questa condizione strutturale della piscina vanno fatte ricadere tutte le conseguenze di cui i fatti esposti sono punta dell’iceberg, ma della cui risposta al “silenzio assordante” faccio carico al sindaco col presente question time, chiedendogli:
1.     nello specifico, se e quando la piscina comunale sarà messa a norma almeno per non attentare alla salute dei suoi utenti, sportivi e non;
2.     più in generale, a che punto siamo e con quale tempistica sulla/e futura/e piscina/e”.

“Quanto sopra sottolineando che tutta la cittadinanza ha diritto di sapere perché determinate scadenze o promesse vengano disattese in silenzio. Si avverte, tuttavia, che non sarà accettato come scusante il covid, che anzi ha rovesciato anche sulla nostra città fiumi di denaro in conto debito Italia. Per non dire che, perdurando proprio questa fase epidemica, opere pubbliche se ne stanno facendo ad impressionante valanga, interrotte se mai solo per impedimenti giudiziari o giuridici (palazzetto dello sport, nuovo palazzo degli uffici in viale Berlinguer, nuovo polo dell’infanzia dentro il parco di via Vicoli…)” conclude Ancisi.