A Traversara si lavora per chiudere la falla arginale. A Boncellino per rimuovere i tronchi dal ponte sul Lamone. L’assessore Ravagli: “Avevamo chiesto di intervenire sul ponte ferroviario, basso e con pilone centrale” foto

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Il fiume Lamone che, dopo aver rotto l’argine, si riversa nelle strade con furia. Persone sedute sul tetto della propria abitazione in attesa di essere salvate. Elicotteri dei soccorritori che perlustrano l’area tra abitazioni e campi.  Sono queste le immagini di Traversara di Bagnacavallo che tutti hanno negli occhi e che lasciano senza parole. A distanza di 16 mesi dall’alluvione del 2023, il territorio del comune di Bagnacavallo è nuovamente ferito: Traversara in gran parte distrutta e a poca distanza, a Boncellino e Villanova, abitazioni e campi nuovamente sott’acqua a causa delle esondazioni del fiume.

A Traversara il fiume Lamone ha eroso l’argine, fino a far collassare la parete arginale per circa 100 metri, invadendo il paesino di 900 abitanti.

Francesco Ravagli, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bagnacavallo, questa mattina presto ha partecipato ad un sopralluogo nella frazione di Traversara: “Rispetto a ieri la situazione è notevolmente migliorata: il livello del fiume Lamone si sta abbassando e l’acqua che fuoriesce è diminuita in maniera significativa. Due condizioni fondamentale per poter permettere ai tecnici della Regione di poter valutare e programmare le opere per chiudere la falla, ampia una decina di metri. Al momento sul posto sono operativi i Vigili del Fuoco con le Unità fluviali specializzate che stanno agendo nell’area più colpita dalla acqua, perché sono numerosi le situazioni pericolose. Sono arrivate anche le Unità speciali della Protezione Civili che daranno un apporto nella gestione di questa fase emergenziale. Attendiamo i volontari della Colonna mobile della Protezione Civile di Lombardia e Provincia Autonoma di Trento”.

In questa fase di grave emergenza sono decine e decine i soccorritori e i volontari al lavoro a Traversara, Villanova e Glorie perchè il Lamone, dopo aver rotto a Villanova, si è diretto verso le altre frazioni del Comune di Bagnacavallo. “Nelle prossime ore, o al massimo domani, dovremmo riuscire ad attivare anche tutta la macchina dei soccorsi per aiutare le persone ad iniziare a togliere il fango dalle strade e dalla abitazioni – prosegue l’assessore -.  Traversara è stata completamente evacuata, tra ieri e mercoledì. Molti residenti sono stati ospitati da amici o parenti, mentre altri sono stati accolti nelle strutture allestite dalla Protezione civile. Solo chi abita al di fuori del centro abitato, non ha avuto la necessità di essere sfollato, ma è rimasto ai piani alti della propria abitazione”.

“Per la conta dei danni è ancora troppo presto – prosegue l’assessore -. Ora si lavora per mettere in sicurezza strade e ponti, poi si passerà alla valutazione delle conseguenze di queste piene” .

Rispetto al ponte ferroviario sul fiume Lamone a Boncellino, dove si è formato un letto di detriti, che ha fatto da tappo, causando la tracimazione delle acque, l’assessore spiega: “Dall’alluvione dello scorso anno, abbiamo più volte evidenziato alla Struttura Commissariale i rischi legati al ponte ferroviario di Boncellino, troppo basso rispetto agli argini e con un pilone centrale. È stato quel pilone a generare il tappo – spiega l’assessore -. Sebbene il tema del ponte della ferrovia sia stato posto molte volte, anche dal Comitato dei cittadini alluvionati, non si è fatto abbastanza per metterlo in sicurezza. Dovrebbero essere il Ministero per le Infrastrutture e la Struttura Commissariale ad avere competenze e le modalità per finanziare e risolvere questa grave criticità. Noi, come amministrazioni locali, abbiamo cercato di fare pressione, più e più volte. Il problema resta il ponte – conclude l’assessore – Ora si sta lavorando per rimuovere detriti e legname che là si sono bloccati; detriti che non ci sarebbero dovuti essere, ma questo è un lavoro che competeva alla Struttura Commissariale”.

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