Ravenna, entro l’anno anche un ristorante a Palazzo Guiccioli, parola di Massimo Serena Monghini dell’Osteria del Tempo Perso

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Come ha dichiarato recentemente alla stampa Ernesto Giuseppe Alfieri, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, è prevista entro il 2021 l’inaugurazione dei Musei di Palazzo Guiccioli nella centralissima via Cavour a Ravenna. Lo storico edificio ospiterà il Museo Byron, il Museo del Risorgimento e il Museo delle Bambole. Si tratta di un grande progetto che la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna porta avanti dal 2012, quando acquistò il seicentesco palazzo dal Comune di Ravenna con l’obbiettivo di restaurarlo e di restituirlo alla città come grande contenitore culturale. A Palazzo Guiccioli aprirà anche un ristorante e un bar/enoteca. Ad annunciarlo è in un post su Facebook il noto ristoratore ravennate Massimo Serena Monghini, titolare dell’Osteria del Tempo Perso.

Serena Monghini ripercorre la biografia di Byron che molti già conoscono: “George Gordon Noel Byron, sesto barone di Byron, meglio noto come Lord Byron nacque a Londra il 22 gennaio 1788. Nella sua avventurosa vita soggiornò spesso in Italia, la prima volta nel 1816, ma fu solo tre anni più tardi che conobbe una delle poche donne che rubarono davvero il suo cuore: Teresa Gamba Guiccioli. Teresa era una splendida donna di Ravenna, ahimè già sposata ad un uomo di oltre quaranta anni più vecchio, Alessandro Guiccioli. Lord Byron divenne presto l’amante ufficiale di Teresa tanto che Alessandro Guiccioli gli permise di affittare l’appartamento al primo piano del loro stesso palazzo in Via Conte di Cavour 54. L’unione fisica e spirituale con Teresa era così forte che i due anni trascorsi a Ravenna furono fra i più felici della vita del poeta. Il poeta amava molto mettersi in mostra durante le occasioni mondane come avvenne in un ricevimento, che passò alla storia, tenutosi a Palazzo Cavalli dove Byron accompagnò la bella Teresa con un seguito di sette maggiordomi, nove cavalli, due gatti, un cane, un’oca e ben tre pavoni E fu sempre a Ravenna che Lord George Byron, grazie a Pietro Gamba, fratello di Teresa, si avvicinò alla Carboneria di cui prestissimo sposò la causa, ospitando fuggiaschi e occultando armi. Ma fu proprio questo suo coinvolgimento a costringere il poeta a abbandonare la città nel 1821. Alessandro Guiccioli, venuto a conoscenza dei traffici che Byron svolgeva, non volle coprirlo per paura di venire implicato e denunciò il poeta che dovette così lasciare repentinamente la città e Teresa. I due non si rividero mai più e nel 1823 Lord Byron andò a combattere la Guerra d’Indipendenza in Grecia dove perse la vita spegnendosi a soli 36 anni.”

Ma è nella coda che scopriamo la notizia, laddove Serena Monghini scrive: “Vi dico tutto questo perché fra qualche mese, nel palazzo Guiccioli, dove Lord Byron ha soggiornato, sorgerà un museo a lui dedicato ed aprirò, insieme ai miei due soci, un ristorante e un bar/enoteca. Rispettando i tempi della pandemia che gioco forza hanno rallentato le iniziative. Stay tuned!”

A Massimo Serena Monghini abbiamo rivolto alcune domande, per saperne di più.

“Orientativamente e ottimisticamente pensiamo di aprire dopo l’estate. – dice – Però bisogna sempre vedere cosa succede sul fronte Covid. L’apertura del locale è legata all’apertura di tutto il complesso e all’inaugurazione dei musei. Si apre tutti insieme. Chiaramente si aprirà se ci saranno le garanzie di poter avere un bacino di potenziali turisti che possano visitare i musei di Palazzo Guiccioli.”

Prima bisogna che la situazione torni a una parvenza di normalità.

“Sì, certo, e direi che si potrà aprire fra settembre e fine anno 2021, indicativamente.”

Che tipo di ristorante sarà?

“Abbiamo quattro sale. Il locale non è grandissimo, perché le sale non sono ampie, ma non è nemmeno piccolo. Avremo una settantina di coperti. Sarà un ristorante legato alla tradizione, soprattutto di carne, basato sui prodotti di terra, quelli nostri della Romagna, a chilometro zero: verdure, salumi, formaggi, la pasta fatta in casa. Il menù proporrà pochi piatti, cinque o sei per ogni portata.”

Si muoverà sulla stessa linea dell’Osteria del Tempo Perso di Via Gamba?

“Sì. Però Il tempo Perso è più orientato verso il pesce, a Palazzo Guiccioli avremo un ristorante di carne.”

Lei mantiene anche l’osteria di Via Gamba?

“Sì, certamente.”

La qualità sarà sullo stesso piano del Tempo Perso?

“Il mio impegno è mantenere il livello dell’osteria, poi a migliorare c’è sempre tempo.”

Ci sarà lo stesso chef del Tempo Perso?

“Sì. Al Tempo Perso lo chef – Sivio Piccari – è anche mio socio, a Palazzo Guiccioli entrerà come collaboratore. E sarà lui a fare l’apertura del ristorante.”

È un bell’investimento, anche coraggioso in una fase come questa.

“Sì, ma quando siamo partiti era il 2019 e non c’erano nuvole all’orizzonte. Eravamo molto ottimisti e propositivi. Poi è arrivato il Covid. Ma una volta passata la pandemia, la ristorazione tornerà a lavorare bene, soprattutto in una città come Ravenna, dove fino al 2019 c’erano tantissimi turisti. Il turismo era cresciuto molto negli ultimi anni. Noi pensiamo che ci sarà una ripresa e perciò non ci siamo scoraggiati. Dovevamo aprire già alla fine del 2020. Abbiamo rimandato di un anno l’appuntamento.”

Osteria del Tempo Perso

L’Osteria del Tempo Perso di via Gamba a Ravenna

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