Maltrattamenti in famiglia nei confronti della ex moglie. Arrestato dai Carabinieri di Rimini

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Nel pomeriggio del 22 gennaio, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Rimini hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Rimini, su richiesta della locale Procura della Repubblica per il reato di maltrattamenti in famiglia aggravato, nei confronti di un 43enne di origini albanesi.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Rimini e condotte dal Nucleo Investigativo a seguito della denuncia sporta dalla ex moglie del 43enne, hanno permesso di acquisire gravi, coerenti e univoci indizi in merito a reiterati atteggiamenti violenti, offensivi e minacciosi attuati dall’uomo nei confronti della moglie, soprattutto tra il 2010 ed il mese di novembre 2020, e sfociati in alcuni casi anche in episodi di violenza fisica.

In sintesi, sin dai primi anni di matrimonio, l’uomo aveva iniziato a manifestare aggressività nei confronti della moglie, a causa di un’immotivata gelosia, costringendo pertanto la donna ad allontanarsi da casa con il figlio minore.

Anche dopo la separazione di fatto tra i due e il successivo trasferimento della donna a Rimini nel 2017, i comportamenti denigratori ed intimidatori del marito erano proseguiti, tanto da indurla a sporgere denuncia-querela presso i Carabinieri di Rimini nel 2018.

Inoltre, nel 2019, nonostante la donna avesse ceduto all’insistenza dell’uomo nel tornare a vivere insieme, il comportamento violento ed ingiurioso del 43enne nei confronti della ex moglie era ripreso, tant’è che sovente la denigrava e aggrediva fisicamente, dandole schiaffi e spintoni e anche in presenza del figlio minore.

I militari, al fine di corroborare i fatti esposti in denuncia, hanno provveduto – con metodi d’indagine tradizionali – ad acquisire i dovuti riscontri sul comportamento dell’uomo, evidenziando altresì l’intollerabilità della situazione e sui quali l’ Autorità Giudiziaria ha concordato pienamente, emettendo il grave provvedimento restrittivo della libertà.

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