Oggi il monitoraggio della pandemia per stabilire la divisione dell’Italia in zone: l’Emilia-Romagna verso l’arancione

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Oggi 8 gennaio si riuniranno l’ISS e il CTS Comitato Tecnico Scientifico che prenderanno in esame l’andamento epidemiologico del Covid. Da qui scaturiranno prima le nuove divisioni in zone delle Regioni (in vigore dall’11 gennaio) e probabilmente anche indicazioni per le prossime misure del Governo (il 16 gennaio è atteso il nuovo Dpcm, poiché quello in vigore termina il 15). Come sappiamo la seconda ondata della pandemia è in pieno sviluppo e sta procedendo a fasi alterne, senza fermarsi. Gli effetti positivi delle misure restrittive stentano a vedersi. Negli ultimi giorni il virus ha ripreso a segnare alti numeri di contagio e gli indici RT (quelli della diffusione del virus) superano l’1 ormai in molte Regioni. Fra cui l’Emilia-Romagna. Sulla base di questo indice e degli altri famosi parametri presi in esame dagli esperti, il Governo fa scattare chiusure e divieti. “La curva epidemiologica sta risalendo, è fondamentale mantenere alto il livello del rigore – ha avvertito Roberto Speranza, preoccupato per i numeri del Covid-19 in Italia e in Europa e anche perché da noi “le terapie intensive hanno smesso di scendere”.

Da lunedì 11 gennaio l’Italia sarà quasi certamente a prevalenza arancione, con qualche area rossa e alcune gialle. Per quanto riguarda la nostra Regione, l’Assessore alla Sanità Raffaele Donini ha affermato che l’RT è risalito sopra l’1 e dunque è ormai scontato che l’Emilia-Romagna sarà da lunedì in zona arancione. La conferma arriverà oggi, ma i dati del bollettino di ieri e l’indice di contagio di nuovo in salita non rassicurano. Ieri tutte le regioni avevano un rischio moderato e dunque sarà l’indice di contagio a fare la differenza. Erano a 1,05 l’Emilia-Romagna, a 1,07 il Veneto, oltre 1 anche la Calabria e la Lombardia. Vuol dire fascia arancione con negozi aperti, mentre bar e ristoranti sono chiusi ed è vietato uscire dal proprio comune. Lombardia, Veneto e Calabria rischiano con gli altri parametri di passare in fascia rossa, il che vorrebbe dire vietato uscire di casa se non per le solite comprovate esigenze. Lazio e Liguria sono tra il giallo e l’arancione. Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Molise e Campania dovrebbero rimanere in giallo.

Il calcolo per stabilire le fasce – gialla, arancione, rossa – viene effettuato incrociando le nuove soglie di rischio con la tenuta delle strutture sanitarie. I parametri prevedono che con RT sotto l’1 si è in zona gialla, con RT all’1 e rischio moderato si va in zona arancione, con RT a 1,25 si va in zona rossa.

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