Controllano il furgone di un corriere e ci trovano 3 pacchi con 22 kg di marjuana per un 40enne faentino: arrestato foto

Più informazioni su

Nell’ambito del dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti predisposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna, nei giorni scorsi una pattuglia della 1^ Compagnia della Guardia di Finanza di Ravenna ha controllato un corriere espresso nazionale impegnato nelle consegne dei pacchi, individuando una spedizione, composta da tre colli, contenenti oltre 21 kg di marijuana destinata ad un quarantenne residente a Faenza.

I FATTI

Nella mattinata del 30 dicembre, i finanzieri impegnati nel controllo su strada dei veicoli commerciali hanno fermato un furgone di un noto spedizioniere locale, e all’apertura del vano di carico hanno percepito l’odore tipico della marijuana. Così, hanno richiesto l’intervento dell’unità cinofila antidroga e iI cane BACOL, un labrador in forza alla 1^ Compagnia della Guardia di Finanza di Ravenna, appena arrivato sul posto, non ci ha messo molto ad scovare, tra le varie spedizioni, tre cartoni “sospetti”.

Naturalmente, il destinatario dichiarato dal mittente non risultava risiedere nel luogo di consegna. Così i militari, coordinatisi con il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Ravenna, hanno scortato il carico fino a destinazione, senza procedere alla sua apertura fino a che non è stato ritirato da un’inconsapevole anziana signora, identificata come la madre del reale destinatario, già avvisata dal figlio dell’arrivo dei pacchi.

Giunto sul posto, l’uomo ha poi aperto i pacchi alla presenza dei militari e ha dichiarato di conoscere bene il contenuto della spedizione e che si trattava di marijuana light che avrebbe impiegato per preparare un olio lenitivo da somministrare ai cavalli per i dolori articolari, sebbene non esercitasse la professione di veterinario, né avesse alcuna abilitazione e/o autorizzazione per preparare questo genere di composti. Inoltre il destinatario della merce ha dichiarato di non aver pagato nulla per quel carico, in quanto il produttore era, a suo dire, consapevole dell’utilizzo sperimentale a cui le infiorescenze erano destinate.

Il racconto, alquanto fantasioso, non ha però convinto i militari operanti, che si sono spostati nella casa dell’uomo, il quale, appena arrivati sul posto, nel tentativo di evitare la perquisizione, ha consegnato spontaneamente altri 5 recipienti contenenti varie tipologie di marijuana, dichiarando che era tutta la sostanza a sua disposizione.

Nonostante tale iniziativa, i militari hanno deciso di ispezionare comunque i locali e hanno ritrovato altri 500 grammi di sostanza stupefacente, non dichiarata dall’uomo e occultata all’interno di una scarpiera.

L’attività di servizio ha permesso quindi di sequestrare complessivamente 22,694 kg di Marijuana.

Oltre al rinvenimento dello stupefacente, in casa è stato sequestrato anche tutto l’armamentario presumibilmente utilizzato per confezionare le dosi da cedere a terzi: bustine auto-sigillanti di tabacco, bilancino di precisione, cartine di vari formati e vari grinder (trita-erba).

A seguito quindi del quantitativo di droga rinvenuto, della mancata collaborazione dell’indagato e dell’altro materiale ritrovato con la perquisizione, i finanzieri, coordinati dal Pubblico Ministero di turno, hanno posto l’uomo agli arresti domiciliari.

Successivamente, nell’udienza tenutasi innanzi al GIP del Tribunale di Ravenna, il Giudice, ritenendo del tutto ragionevole la tesi investigativa circa un possibile utilizzo non solo per uso personale della sostanza, ha convalidato l’arresto ed il sequestro effettuati ed ha disposto l’obbligo per l’indagato, accusato di detenzione della sostanza stupefacente ai fini di spaccio, di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.

Le successive analisi di laboratorio, disposte dal Pubblico Ministero, hanno da ultimo confermato l’esito del narcotest effettuato nell’immediatezza dei fatti circa l’effetto assolutamente drogante della sostanza, a dimostrazione dell’illeceità della detenzione e del reale utilizzo della marijuana.

L’operazione di servizio conclusa dalle Fiamme Gialle ravennati testimonia la costante attività di vigilanza sugli scambi commerciali che interessano il territorio per la repressione di ogni forma di traffico illecito.

Più informazioni su