Rolando: dobbiamo aver paura di chi combatte legalmente con tutte le forze per la democrazia e per il proprio popolo?

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Buongiorno Carloni, con il suo articolo, lei conferma la nostra diversità ideologica ma come converrà, questo non è un problema.
Non entrerò nel merito dell’articolo, salvo puntualizzare alcuni punti con lei.
Il post che lei ha utilizzato nel suo articolo come si può leggere non è stato creato in questo caso dal sottoscritto, ma è stato condiviso da Facebook con un copia incolla, se cerca troverà altri utenti che lo hanno copiato nel proprio profilo.
Ieri non ero presente come già sa su Facebook non perché avvilito ma semplicemente perché Facebook immotivatamente mi aveva bloccato il profilo.
Altra puntualizzazione, anch’io come il resto del mio movimento condanno tutti gli atti violenti contro la persona e contro la democrazia.
Sulla presa di distanza pubblicata, avvenuta conseguentemente al suo assist, che le devo rispondere? Periodicamente sappiamo che alla nostra capogruppo Gardin piace dedicare autonomamente ma a nome della Lega del tempo a “prendere le distanze” o dal sottoscritto o da altre figure antagoniste alla maggioranza. Peccato, a mio avviso è l’ennesima occasione persa per indirizzare tutti gli sforzi verso chi si contrappone al nostro movimento e ai nostri valori, specialmente ora che siamo vicino alle imminenti elezioni. Sono certo che per il bene di questa e della futura coalizione che si andrà a creare, raddrizzerà il tiro per contribuire a scrivere una nuova pagina amministrativa ravennate.
Per concludere le rispondo riproponendo i recenti messaggi ufficiali e social del Presidente Trump: “Noi siamo il partito della legge e dell’ordine, noi siamo con le tute blu, tornate a casa”. Trump come ha fatto tutto il pianeta, ha condannato senza se e senza ma tutti gli atti violenti accaduti a Washington verbalmente e con i fatti, dando ordine alla Guardia Nazionale di intervenire e disperdere i manifestanti.
Dobbiamo aver paura di chi combatte legalmente con tutte le forze per la democrazia e per il proprio popolo?

Gianfilippo Nicola Rolando – Consigliere comunale Lega

 

Caro Rolando,

mi consenta una pacata replica. Se lei ha copiato il post sulla sua bacheca, immagino ne abbia condiviso il contenuto, altrimenti non lo avrebbe replicato oppure lo avrebbe quantomeno sottoposto a critica. Così non è stato. Inoltre, quel post era perfettamente in linea con tutti i post scritti da lei o da lei condivisi negli ultimi due mesi sulla sua bacheca, cioè dal giorno delle elezioni americane e della sconfitta elettorale di Donald Trump.

In questi due mesi lei, che è consigliere comunale e quindi una figura pubblica, ha ossessivamente e pervicacemente postato notizie di chiaro stampo complottista, reiterando tesi al limite della temerarietà, della più sfrenata fantasia oltre che del ridicolo, che andavano chiaramente a cozzare contro ogni realtà conclamata delle cose, come poi si è visto. Ha sostenuto fino a ieri che Trump avrebbe dimostrato la frode elettorale e il furto della vittoria, fino al trionfo finale e definitivo sui suoi avversari, immaginando inverosimili interventi di tribunali e corti supreme, immaginando manovre militari, reti spionistiche, complotti internazionali, e via discorrendo. Chiunque può andare sulla sua bacheca e leggere quanto da lei affermato o condiviso.

Anche in questa occasione, non ha speso una sua parola chiara di condanna aperta dei facinorosi e sediziosi che hanno sfondato porte e finestre del Capidoglio americano e dato l’assalto al Congresso armati, attaccando le forze dell’ordine (provocando alla fine cinque morti). Questa sì purtroppo è l’unica cosa vera e concreta che miliardi di persone hanno visto con i loro occhi in tutto il mondo davanti alle tv. Lei si è limitato a un generico quanto innocuo: condanno tutti gli atti violenti contro la persona e contro la democrazia, ma si è ben guardato dall’entrare nel merito della vicenda. Ed è proprio qui il problema. Qui si sta parlando non di una generica violenza, ma di un attacco al cuore della democrazia americana, un fatto senza precedenti. Ma torniamo all’assalto: è stato chiaramente aizzato proprio da Donald Trump, in base a tutto quello che ha scritto, detto e fatto nei due mesi precedenti e nel discorso di fronte a Capitol Hill nella stessa mattinata del 6 gennaio. Al punto che parte degli stessi membri del suo staff si sono dimessi, mentre buona parte dei vertici repubblicani lo hanno sconfessato. Il Congresso americano si è riunito e ha giustamente ratificato subito dopo l’elezione di Joe Biden per evitare un pericoloso vuoto di potere democratico. Quanto alla condanna di Trump: tutti hanno ascoltato le sue parole, li ha chiamati patrioti, ha detto loro di tornare a casa, non li ha affatto condannati. Infine, l’intervento della Guardia Nazionale – è stato già chiarito dai media internazionali – è stato autorizzato dal vice presidente Pence e non da Trump.

Lei a un certo punto chiude con una domanda retorica: dobbiamo aver paura di chi combatte legalmente con tutte le forze per la democrazia e per il proprio popolo? La risposta è una sola ed è no, non dobbiamo avere paura di loro. Dobbiamo avere paura invece di chi assale il Congresso americano con le armi. Ma su questo lei non ha ancora preso una posizione chiara.

Veniamo ora alla posizione della Lega. Ecco cosa ha scritto su Facebook Matteo Salvini: “Buongiorno Amici, come ho scritto ieri sera la violenza non è mai la risposta o la soluzione ad alcun problema, a Washington, come a Pechino, a Istanbul o altrove. Noi siamo dalla parte della Libertà e della Democrazia, sempre. Per me l’Italia e gli Italiani vengono prima di tutto e di tutti, e ovviamente continueremo ad avere rapporti di lealtà, amicizia e collaborazione con gli Stati Uniti per sempre, a prescindere dai partiti o dai presidenti al governo.” Caro Rolando, anche Salvini ha preso atto e ha scaricato Trump, a suo modo, ma lo ha scaricato. Lei cosa aspetta ad aprire gli occhi sulla realtà e a fare un po’ di pulizia sulla sua bacheca? Le dobbiamo ricordare noi che è un pubblico ufficiale, in quanto consigliere comunale, e ha qualche responsabilità in più di un comune cittadino quando scrive e posta?

Per il resto, non entro nel merito delle diatribe interne alla Lega, mi limito solo ad osservare che la Gardin sembra assai più allineata alle posizioni del segretario Salvini di quanto non lo sia lei.

I miei ossequi

Pier Giorgio Carloni

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