Mazzoni, presidente Sunia Ravenna: “Dinanzi alla nuova alluvione che ha colpito la Romagna, servono subito risorse straordinarie per aiutare la popolazione ad affrontare l’emergenza”

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“Un nuovo evento climatico estremo ha colpito il territorio romagnolo mettendo a repentaglio la sicurezza di molti cittadini e allagando nuovamente le abitazioni e interi paesi.

La decisione del Governo di nominare con colpevole ritardo, visto che erano passati alcuni mesi dalle due alluvioni del 2023, un commissario esterno alla nostra regione con ufficio a Roma (e non come da noi indicato e chiesto di adottare il modello organizzativo e relazionale utilizzato per il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna) si è dimostrata inadeguata per affrontare celermente tutte le problematiche individuate È passato poco più di un anno e molte famiglie, mentre aspettano ancora gli aiuti promessi dal governo si trovano a rivivere l’allagamento delle loro abitazioni, rendendo così vani gli interventi di bonifica e riqualificazione fatti sostanzialmente a loro spese. In questi giorni, il Governo ha fissato in 6.000 euro il rimborso dei danni per l’alluvione del 2023, ma con la beffa di escludere tutti coloro che hanno percepito un rimborso, cosa avvenuta nel nostro territorio con risorse della Protezione Civile, Regione Emilia Romagna e donazioni private.

Queste sono le ore di messa in sicurezza delle persone, ogni sforzo deve essere fatto per alleviare le sofferenze e i disagi, ma subito vanno messe in campo risorse adeguate, e non le vane promesse di un anno fa, per consentire rapidamente il rientro nelle loro abitazioni. Tutto deve essere fatto senza lungaggini burocratiche. La burocrazia  voluta dal Commissario è talmente complicata e lenta che molti cittadini hanno rinunciato a fare le domande di risarcimento.

I Comuni sanno esattamente chi si è allagato, cosa impedisce di effettuare un versamento in tempo reale nel conto corrente della famiglie coinvolte?

Contemporaneamente vanno sbloccati e finanziati tutti i progetti straordinari di prevenzione e messa in sicurezza del territorio fermi al Ministero dell’Ambiente al fine di rendere sicure le abitazioni dagli eventi “straordinari” del prossimo futuro. Bisogna smettere di pensare che non si verificheranno mai più.

Tre alluvioni in un anno e mezzo ci sembra che sia una frequenza divenuta ordinaria. A neanche 24 ore dall’ennesimo disastro, i rappresentanti del Governo dovrebbero interrogarsi su cosa non ha funzionato nella gestione del commissario ‘romano’ da loro imposto.

Dovrebbero fornire i dati delle risorse effettivamente messe in campo e di quelle spese e da chi. Invece, i rappresentanti del Governo fanno domande, a cui loro stessi dovrebbero rispondere, ai rappresentanti istituzionali del territorio con cui loro stessi dovrebbero collaborare. Rappresentanti istituzionali che nel territorio e con il territorio hanno fatto tutti i giorni tutto il possibile, spesso senza risorse di personale adeguato alla fase straordinaria. Serve un’azione di verità. I romagnoli sono gente laboriosa , ma che non ama essere presa in giro. Il Sunia è al fianco delle famiglie colpite e  resta a disposizione di inquilini e proprietari utenti, nelle sedi di Ravenna Lugo e Faenza, per assisterli in questo nuovo drammatico evento”.

Alberto Mazzoni, presidente del Sunia di Ravenna

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